20 Apr. 2005

Tra il dire e il fare c'è di mezzo il motore

La lettura delle novità pubblicate su Portalino.it mi provoca sempre una certa ilarità, unita ad un sano scetticismo illuminista. In genere sI parla di strepitose innovazioni nel settore bancario, e questa è volta della intranet di Unicredit.   Sintesi dell’articolo: prima in Unicredit c’era un gran casino fatto di undernet disomogenee con contenuti scadenti e assolutamente inutili. Poi, dopo che si sono fatti il mazzo così per un anno intero (si presume nel 1998-99) e dopo che il management ha mosso le chiappe e aprerto il portafogli, ecco che arriva il superPortale con il framework comune, le applicazioni personalizzate e l’approccio strategico (leggi: prima si usava solo come accessorio e adesso invece è un supporto all’attività.)

Ok, vediamo. Io, casualmente, sono un cliente Unicredit: un giorno dell’anno scorso (a megaportalone avviato) vado in banca per accendere un nuovo conto corrente: il consulente, persona cortese, paziente e anche competente mi spiega che c’è opzione “giusta” per me (leggi: correntista sfigato). Basta scaricare il modulo con le condizioni e firmarlo. Ok, e allora vediamo ‘ste condizioni. Vedo che Il consulente si attacca alla intranet (sezione tipo “contattualistica”) e comincia a navigare: e naviga di qua, e naviga di là, e poi torna indietro, e poi cambia categoria.
Conversazione:

– io: ehm è la vostra intranet?
– Lui: si
– Io: e..come va, come va?
– Lui: mah, abbastanza bene
– Io: Ma il modulo non si trova…
– Lui: eh, si. Però, aspetti, mi ricordo che era, dunque…vado qua…(pensiero mio: sta dando la colpa a se stesso e non al sistema)

Dopo 5 minuti

– Io: perché non prova con il motore di ricerca? (n.b. piazzato al centro in bella evidenza)
– Lui: ah, no non si trova mai nulla, ma..aspetti (finalmente trova il modulo e lo stampa)

Domanda: Questo è l’approccio strategico? E se non fosse stato strategico cosa sarebbe successo? Pernacchie?