Una libreria geek per fare cultura digitale e coworking: può funzionare?

Cari amici, il post di oggi è da “angolo del crowdsourcing”, o dell’intelligenza collettiva, o del mercato predittivo o, detto in parole povere, del consiglio che vi chiedo per una cosa che non c’entra niente con questo blog.

Il discorso è questo: da tempo io e alcuni miei amici stiamo cercando una “exit strategy” per dedicarci a qualcosa di diverso dalle nostre attività consuete. Ieri, dopo l’ennesimo passaggio alla Feltrinelli dove non ho trovato ciò che cercavo, sono uscito con un’idea, ma non so se può funzionare.

L’idea è questa: mettere su una libreria specializzata in informatica e cultura digitale. La libreria sarebbe in città (presumibilmente Roma) e avrebbe tra le sue caratteristiche:

  • Tutti i libri italiani di informatica, internet, cultura digitale, management digitale ecc, compresi quelli che non si trovano di norma alla Feltrinelli
  • Molti libri stranieri, con tutte le ultime uscite che in genere non si trovano assolutamente in Italia
  • Tutta una parte dedicata ai videogiochi

Ma oltre a questo la libreria dovrebbe diventare un ulteriore punto di diffusione della cultura digitale in Italia, con incontri con gli autori, dibattiti tra blogger e specialisti nel campo.

Inoltre dovrebbe fare da punto di segnalazione di eventi nel nostro paese e collegarsi a scuole ed enti che fanno formazione e alfabetizzazione (magari con convenzioni)

Infine, nell’ambiente troverebbe posto una parte per il co-working, con postazioni dedicate per i lavoratori mobili che hanno bisogno di scrivanie, servizi e connettività per breve tempo
Ovviamente nella libreria ci sarebbero anche PC, WI FI, punti lettura, consolle videogames ecc

Inoltre ci sarebbe una presenza in Rete della libreria attraverso un sito col catalogo aggiornato, blog e tutto il resto dell’armamentario.

La domanda è: secondo voi questo progetto, arricchito di tutto quello che ho detto e che poi ci verrà in mente, potrebbe funzionare?

Nel frattempo voglio ringraziare Luca Vanzella, Mafe De Baggis, Alberto D’Ottavi, Antonio Pavolini, Achille Corea, Michele Melis, Leonardo Agrò, Mauro Lupi, Federico Fasce, Fabio Masetti, Irada Pallanca, Laura Marconi, Emanuele Quintarelli, Maurizio Galluzzo, Tony Siino, Roldano de Persio, Luca Mascaro per le tante suggestioni che mi hanno dato via Facebook, e che vado a sintetizzare:

– Aggiungere la parte cafè e aggregazione
– Spingere molto sul co-working
– Diventare reseller italiano di cose da geek e libri stranieri
– Stringere accordi con i fornitori di e-book reader
– Creare laboratori di scrittura e collegarsi con i maketplace degli autori come Lulu
– Creare uno spazio versatile per ospitare eventi da geek
– Spazio libri usati
– Lavorare sulla parte innovativa dell’editoria (es libri in PDF e e-book)
– Stabilire un business plan preciso

Infine uno di loro mi ha detto esplicitamente che un progetto del genere avrà si è no sei mesi di vita (ecco).

Ovviamente io non so niente del mondo del commercio (distributori, licenze, finanziamenti e tutto il resto) e quindi ogni consiglio è bene accetto.

Voi che dite: può funzionare?