26 Apr. 2007

I CMS nell'era del 2.0

Seth Gottlieb & Brice Dunwoodie hanno scritto un articolo molto interessante (scovato via Columntwo) su come dovrebbero camabiare i CMS delle intranet nell’era del 2.0.
La prima parte dell’articolo spiega, in modo molto chiaro, che cos’è il 2.0 (vale la pena di leggerla anche se sono argomenti conosciuti) mentre la seconda parte prova a elencare quali caratteristiche dovrebbe avere un CMS di nuova generazione per allineare le sue funzionalità a quelle ormai presenti nei nuovi spazi 2.0 nella Grande Rete.

Sono indicazioni importanti, che mostrano, peraltro, come il 2.0 fosse in parte nel DNA delle intranet molto prima del suo arrivo sulla scena della Rete.

Oggi abbiamo le tecnologie, i format e la cultura per soddisfare nel modo milgiore delle esigenze che in intranet seintivamo da anni. Non dovremmo fare altro che usarle.
Ecco una sintesi dele caratteristiche elencate:
– Avere un’interfaccia semplice e senza fronzoli, facile da usare e focalizzata sui contenuti. A persone
abituate a postare sui blog o a inserire video su  Youtube non si può poi chiedere di usare il CMS di mia nonna con 10.000 passaggi anti-intuitivi.
– Permettere immediatezza di pubblicazione, proprio come nei migliori siti 2.0, senza complicatissimi workfolw approvativi che ci considerano “colpevoli fino a prova contraria”.
– Permettere l’uso di applicazioni “ricche”, costruite con le nuove tecnologie come Ajax, in modo da
permettere all’utente un’interazione ricca con  l’interfaccia amministrativa del CMS.
– Permettere classificazioni evolute dei contenuti come le classificazioni a faccette o sistemi di labeling multidimensionale, evitando le soporifere tassonomie  aziendali. Permettere agli impiegati di trovare le informazioni in modi diversi dal solito organigramma-style.
– Permettere il social bookmarking e il social tagging interno.
– Permettere, oltre all’inserimento dei dati da parte dei contributori, anche il facile inserimento di
“metadati” da parte degli impiegati (ovvero cose come “vota”, “commenta”, “tagga”, “annota”, “Segnala”).
– Permettere a ciascun dipendente/partecipante di creare un proprio profilo sulla intranet (my page), in modo da farsi conoscere e porre le basi di vere community professionali, e non di silos creati a tavolino.
– Permettere ai maggiori contributori di diventare “moderatori” di una parte della community in intranet.
– Permettere una facile ricognizione e gestione dei contributi inappropriati o malvagi.
– Permettere una fruizione multicanale (es via palmare) de contenuti della intranet.
– Permettere la ripubblicazione dei contenuti in formati RSS in modo da lasciare agli utenti la possibilità di filtrare e ricevere i contenuti tramite i loro device.