18 Dic. 2011

La intranet mobile sta arrivando, siete pronti?

Ok, ce lo stanno dicendo tutti da tutte le parti del mondo: il prossimo passo evolutivo dei sistemi intranet non riguarderà i contenuti, le funzionalità o il grado di socialità, ma i device sui quali opereremo. Insomma, siamo tutti in attesa della intranet mobile.

Se Oscar Berg dice che i portali come li conosciamo sono morti; se si dice che le intranet, come ogni cosa, stanno diventando mobili; se si afferma, come fa CMSwire, che il mobile sta arrivando ma le aziende non sono pronte è segno che qualcosa di grosso sta arrivando, anche se pochi di noi sanno esattamente che cosa fare a riguardo.

Ne ho parlato poco su questio blog, perché le sperimentazioni erano poche e non si sono ancora sviluppati standard adeguati (stiamo tutti sperimentando), ma le cose stanno cambiando rapidamente (IBF scrive “Volete una grande intranet? Pensate mobile!“) e cominciano ad arrivare casi interessanti (spesso raccolti dai soliti Nielsen o Step Two, come vedete dagli screenshot che seguono).

 

 

 

 

Ci sono molti segnali incoraggianti, e anche molti articoli che segnalano i migliori approcci da adottare. Intranet focus ha anche pubblicato un white paper sull’argomento.

Ecco quindi alcuni consigli, che sintetizzano quello che ho capito fino ad ora rispetto a quanto ho visto e a quanto ho letto (la letteratura sta diventando imponente):

1. La intranet mobile è sempre una versione differente rispetto alla intranet desktop. Non è sufficiente dare accesso tramite smartphone alla intranet tradizionale: si rivelerebbero solo i difetti riduicendo di molto i vantaggi. La intranet mobile va quindi progettata come versione alternativa.

2. Pianficate un’integrazione progressiva. Ci sono diversi stadi di maturazione di un progetto di intranet mobile, che vanno dall’assenza di integrazione alla progettazione centrata innanzitutto sul mobile. Partite con una versione “light”, che appensantirete progressivamente, secondo una precisa strategia.

3. Pensate in termini di funzionalità-chiave. Come sistetizza bene J. Robertson ci sono diverse direzioni di utilizzo della intranet mobile: cominciate dalla funzionalità chiave che corrispondono ai task principali dei destinatari in mobilità. Queste funzionalità sono in genere legate prima di tutto ai bisogni di comunicazione, poi a qualli di connessione e poi a quelli operativi (ecco un approfondimento). Quindi, ad esempio:

  • webmail (per smartphone);
  • instant messaging;
  • calendario;
  • cercapersone/cercaprofili;
  • applicazioni-chiave (ad esempio catalogo prodotti per i venditori, acquisto fotocopie per studenti universitari);
  • info di servizio (es navette aziendali e orari);
  • accesso ai documenti interni.

cerca profili intranet mobile

4. Pensate al contesto. La intranet su dispositivi mobili deve essere pensata per un uso personale, quindi profilato fin dall’origine (no news generiche, si applicazioni personali) e per un uso contestuale in mobilità, riconfiogurando le applicazioni per questo uso.

5. La intranet mobile non è una bacchetta magica. Se la vostra intranet tradizionale è spazzatura, renderla mobile non farà che portare la spazzatura sui device delle persone.

Per finire vi segnalo una presentazione di StepTwo che mostra un bel po’ di esempi.

 

Delivering a mobile enterprise