3 Gen. 2008

Apologia del baretto

Per quello che è arrivato a questo blog cercando:  “problemi di stomaco mensa aziendale“. Ehm, amico, posso dire che ti capisco, ma accetta un consiglio: se non lavori in uno di quei posti alla Houellebecq, ovvero vetro-cemento disperso nel nulla (sul modello di questa foto) allora hai due chance:

1) portarti la roba da casa (ovviamente se ti porti gli involtini primavera del giorno prima i tuoi problemi resteranno). Questo risolverà in parte il problema dello stomaco, ma aggraverà in parte quello della tua depressione latente, della cui presenza sono quasi certo (altrimenti non avresti cercato “problemi di stomaco mensa aziendale” e probabilmente non avrsti cliccato qui).

2) Andare al baretto/trattoria vicino al lavoro. Questa è senz’altro la scelta migliore. Certo, ti costa qualche euro in più ma, credimi, ne vale la pena. Inoltre, per almeno mezz’ora potrai sentirti una semplice persona libera che va a mangiare in un posto carino, entrarai in contatto con individui che non necessariamente sono tuoi colleghi e, soprattutto, terrai viva una qualche forma di vaga possibilità sessuale che, sebbene astratta e nel tuo caso probabilmente velleitaria, resta comunque un potente motore per andare avanti nella vita. Potremmo mai vivere senza una qualche promessa di avventura?

P.s. Sul tema referral restano per me un mistero quelli che – da anni – arrivano qui cercando “Persone brutte”. Amici, voi non lo sapete, ma questa vostra scelta mi ferisce un po’. Ecco.