28 Mar. 2004

Le università e i tesori in rete

C’è un curioso paradosso nella comunità dei ricercatori italiani: le università e, più in generale, i centri di ricerca, rappresentano ancora uno dei più ammirevoli esempi di condivisione libera delle conoscenze. Navigando nei siti delle università si scoprono spazi ricchissimi di materiali, notizie, idee e relazioni. D’altra parte navigare in quesi siti (e trovarli) è spesso difficilissimo. C’è come un comune riserbo, e uno scarso orientamento alla comunicazione verso l’esterno. Chissà, forse è l’unico modo per mantenere aperti e liberi spazi che altrimenti sarebbero preda di ben altre “tensioni”.
Ad ogni modo oggi vi sgnalo SWIF, il sito web italiano di filosofia. Un sito ***bellissimo*** che nasce all’interno dell’università di Bari. Al suo interno potete trovare (con difficoltà), i numeri della rivista Networks, dedicata all’intelligenza artificiale e alle scienze cognitive. Hei! mi direte: ma che razza di argomenti astrusi ci vieni proponendo? E invece, uno dei numeri è dedicato interamente a uno dei temi cari ai patiti di nuove forme di comunicazione in Rete: il sematic web. Tra gli articoli da scaricare vi segnalo quello dell’economista Matteo Bonifacio, che evidenzia come alla base dell’idea di semantic web vi siano alcune assunzioni non indagate sul linguaggio, sul significato, sulla dinamica dei processi di creazione del senso.

Libera ricerca in libera rete…