13 Ott. 2015

Quando la cassetta delle idee produce spazzatura

Bad-Idea-

Un articolo molto interessante di Joahn Aurik, di A.T. Kearney, fa il punto sulle iniziative di Idea management, che sempre più fanno capolino sulle intranet di tutto in mondo.

Il suo punto di partenza è piuttosto sconsolato, e parte dalla dichiarazione di un Dirigente che commenta un episodio realmetne afvvenuto nella sua azienda:

Non molto tempo dopo aver creto una cassetta delle inee in intranet, con le campane e i fischietti delle ultime tecnologie social-media, un dirigente si lamentava: Tutto ciò che otteniamo sono un sacco di piagnistei e idee talmente sconclusionate che non potrebbero essere implementate in un milione di anni.

E allora, che succede? Succede, come spiega bene l’articolo,  che una tecnlogia di collaborazione o crowdsourcing, da sola, non è in grado di generare valore, ma inizia a crearlo solo a patto che ci siano alcune condizioni.

E sono tutte condizioni organizzative. L’articolo ne elenca alcune, tratte sempre da casi reali:

  • cambiare la proposta: non chiamre più l’iniziativa “cassetta delle idee” ma, ad esempio “cassetta delle soluzoni”;
  • invitare le persone chiedendo loro un suggerimento su un tema specifico, facendole convergere su una proposta precisa;
  • dare feed back continuamente alle persone su quello che sta succedendo attorno alla loro proposta;
  • permettere alle persone non solo di inviare proposte, ma anche di selezionare e votare le proposte migliori;
  • invitare le persone individualmente, e non con email di massa;

La conclusione dell’articolo è condivisibile e saggia, e fa appello all’ingeneria della partecipazione invece che alla fanatica acquisizione tecnologica:

gli strumenti social e di collaborazione, da soli, non creano un flusso di idee e innovazioni. Ma possono essere efficaci nel convincere le persone a impegnarsi per alcuni problemi e a offrire spunti di riflessione. Per attivare le potenzialità inespresse dai dipendenti rinchiusi nei loro silos tutto quello che dovete fare è porre le domande giuste.