11 Gen. 2011

Raccogliere il messaggio di Quora

Chi mi segue da un po’ sa che ci sono alcune cose che, negli ambienti intranet, mi appassionano particolarmente. Una di queste è il cercapersone interno e tutte le sue evoluzioni/contaminazioni verso il profilo personale, il social network e la valorizzazione delle competenze individuali.

L’unica cosa mi solletica ancor più di questo è il tema delle applicazioni domanda/risposta e del loro uso interno. Come ho già scritto, queste applicazioni intercettano un bisogno comune a tutti i dipendenti (le domande quotidiane sul lavoro), mappano online pratiche già consolidate in azienda (chiedere una mano ai colleghi) e uniscono il tutto con una proposta facile da capire (e quindi da adottare).

Fino ad oggi gli esempi in Rete a cui ispirarsi non erano moltissimi: l’ipercompetitivo e un po’ surreale Yahoo answers, Virgilio Genio (una scopiazzatura di y. answers in puro stile Virgilio), Aardwark, Linkedin answers, Stack overflow per i più avventurosi.  Per questo l’arrivo, per certi aspetti tumultuoso, di Quora, il nuovo social network focalizzato sulle domande risposte,  ci fornisce molti nuovi elementi utili per la progettazione di sistemi del genere.

Quora infatti si distingue dagli altri social network verticali per alcune caratteristiche nuove e interessanti, che lo collocano, a mio parare, una spanna sopra altri sistemi analoghi:

– Editabilità totale. Di fatto è un wiki in cui ciascuno può editare tutto: le domande altrui, le risposte altrui, l’appartenenza di una domanda a una specifica categoria.

– Categorie flessibili. Mentre ad esempio Yahoo answers è abbastanza rigido nella definizione delle categorie in questo caso chiunque può creare categorie ed inserirvi domande relative.

– E’ un vero social network. Lo streaming delle domande e delle risposte è legato alla tua rete di contatti (oltre che alle categorie a cui sei iscritto)

– meccanismi di ricerca. Il motore è molto sensibile alle chiavi di ricerca e propone in modo molto ingegnoso domande e argomenti correlati alle chiavi di ricerca mente le si stanno digitando.

Meccanismi per seguire le domande. Anche se non ci sono, a quanto mi risulta, feed RSS, è molto facile costruire il perimetro dei propri argomenti e seguirli, grazie alla possibilità di iscriversi praticamene a qualsiasi cosa (domande, persone, argomenti).

Oltre a questo sono presenti i classici meccanismi premianti (utilità delle domande, utenti più attivi nelle singole categorie eccetera) e un sistema di notifiche davvero articolato.

Tutto questo pone nuove questioni rispetto all’utilizzo aziendale in senso stretto. E’ possibile ispirarsi a queste nuove caratteristiche per la progettazione di un sistema interno?

La risposta, a mio parere è “ni”. I miei dubbi principali riguardano da una parte l’editabilità totale e dall’altra i meccanismi liberi di iscrizione. In azienda esiste in genere una tassonomia già definita di argomenti, anche se non sempre esplicitata fino in fondo: le persone sono abituate a suddividere i temi secondo una logica interna che più o meno hanno assimilato. In questo senso la progettazione dovrebbe, a mio parere, iniziare da quei topic specifici per poi potersi espandere progressivamente.

In secondo luogo, ed è una cosa fomdamentale, è necessario trovare dei meccansimi di ancoraggio dei topic alle competenze e ai ruoli delle persone: identificare (o meglio, fare identificare dal directory aziendale) per ciascun topic delle persone che potenzialmente sono esperti della materia (in questo aardwark è più avanti di Quora). Insomma, dobbiamo riuscire a collegare l’applicazione al sistema dei profili interni.

Questo sarebbe solo un punto di partenza, naturalmente, perché la situazione si modificherebbe nel tempo con l’arrivo di nuovi esperti e l’emergere di nuovi topic.

Di una cosa sono sicuro: su questo  terreno si giocheranno buona parte dei progetti di knowledge management nei prossimi anni, come dimostra il caso di Sabre.