15 Feb. 2007

Internal blogging? Si, a patto che…

Su iriospark si parla di blogging interno alle aziende. La domanda è: quali benefici? L’autore ne elenca alcuni, io ne ho aggiunti altri. Proviamo a vedere se qualcuno, in Italia, si sveglia.

Per la cronaca, ribadisco la mia idea sui blog interni.

1) L’asimmetria tra chi scrive e chi commenta mi suggerisce di utilizzarli per fare parlare capi-progetto, esperti di qualche cosa (anche di cose non strettamente operative) o “leader cognitivi” (in primis il CEO). Per discussioni più paritarie credo sia sempre meglio il buon vecchio forum, mantre per informazioni meno specifiche e meno legate a singole persone può bastare, forse, una semplice notizia in intranet (imho)

2) La loro “cronologicità” mi suggerisce di utilizzarli per seguire progetti specifici aziendali che durano nel tempo. In questo caso si rivelano molto più utili di semplici notizie su intranet o spazi documentali.

3) La loro “dialogicità” mi suggerisce di utilizzarli solo da persone che sono disposte a entrare in gioco e conversare veramente con gli utenti, oltre che per contenuti che richiedono dei feed back dalla comunità alla quale si rivolgono.

Riassumendo, se i presupposti da cui partiamo sono: alta densità di contenuti specifici, contenuti che evolvono nel tempo, contenuti che richiedono la collaborazione e i feed back degli utenti, allora il blog può diventare uno strumento mooolto utile; se però non ci sono questi presupposti strutturali, secondo me, possiamo evitare di aprire blog e usare altri strumenti interni.

Sono ovviamente solo mie opinioni eh! (E ci mancherebbe…)