Vita da filosofo

27 Mar. 2013

Bauman, le comunità e i social network

Mi ero dimenticato di segnalare questo intervento di un anno e mezzo fa (settembre 2011) di Zygmunt Bauman al Festival della mente di Sarzana. L’argomento principale è il controverso e antinomico rapporto tra protezione e libertà all’intero degli aggregati sociali che oggi chiamiamo comunità  e social network (se vi ricordate avevo scritto qualcosa a riguardo […]

12 Ott. 2011

La mia tesi di laurea su Bateson, Gödel, Hofstadter, la coscienza, la vita l'universo e tutto il resto

C’è stata un’epoca in cui facevo il filosofo, in cui mi barcamenavo tra logica, antropologia, esistenzialismo, linguistica e tante bibliografie . Accumulavo libroni della Laterza e ristampe anastatiche della Nuova Italia come se fosse una cosa assolutamente normale, l’unica che si poteva fare. Passavo giornate a rimuginare su verità, realtà, principio di induzione e giochi […]

3 Gen. 2010

Frammenti sul sapere, la Sabina, il trasloco

Quelli che seguono sono frammenti che ho raccolto durante questo lungo ed estenuante periodo di lavoro e  di movimento attorno alla mia nuova casa e alla mia nuova condizione di abitante campagnolo; il loro tema comune è il rapporto tra persone e il loro sapere, e come questo sapere influenzi le nostre performance, i nostri […]

30 Ott. 2007

Filosofia del linguaggio per tutti

Ribadisco che i siti delle università sono una miniera d’oro, anche se a volte in modo involontario. Per la serie “pillole di filosofia del lunguaggio” andatevi a scaricare i materiali didattici prodotti da Massimiliano Carrara, dell’università di Venezia. Potrete soddisfare alcune morbose curiosità sulla filosofia del linguaggio, ad esempio la teoria dei designatori rigidi di […]

17 Apr. 2007

Gusti e cultura nella coda lunga

Ci sono molti modi per capire quando una teoria è una buona teoria. Una teoria è buona se riesce a spiegare in modo semplice ed unitario una massa enorme di fenomeni eterogenei (potere esplicativo delle teorie). Inoltre è molto buona se è capace di ampliare la gamma di previsioni che possiamo fare sui fenomeni futuri […]

14 Apr. 2007

Abbandonare l'esistenza per vivere

Il concetto di “esistenza” ha per troppo tempo riempito le nostre bocche e le nostre menti. Ossessionati dall’assenza di fondamento nel quale ci rimanda continuamente il nostro esser-gettati, angosciati dall’orizzonte indefinito a cui ci rimanda il nostro continuo essere-progettuale ci siamo progressivamente dimenticati di quello che sta nel mezzo. La vita stessa. Poco alla volta la […]

25 Gen. 2007

Fare del bene e farsi del male

Dunque, parliamo del bene e del male. O meglio, parliamo bel buono e del cattivo. Siamo tutti d’accordo che il bene è buono e il male è cattivo, e che dovremmo desiderare il bene e respingere il male. E che dovremmo essere buoni e non essere cattivi, e che dovremmo coltivare la nostra parte buona e fare […]

17 Gen. 2007

Il vissuto di Alfredo

Alfredo Civita è stato mio professore all’università e mio correlatore della tesi di laurea. All’epoca, dopo la discussione,  mi disse: “si faccia vedere in dipartimento che magari proviamo a lavorare un po’ assieme su questi temi”. Non ci sono mai andato: avevo troppo da fare come operatore di call center e non avevo una lira. Pazienza: […]

17 Gen. 2007

Sconclusiontato post su dati, informazioni e conoscenza

“Nessun dato è completamente certo, e si può sostenere che non ci siano dati davvero indipendenti dalla teoria. Nonostante questo, il requisito fondamentale per l’uso scientifico di qualsiasi dato non è che esso debba essere assolutamente certo e indipendente dalla teoria, ma solo che sia più affidabile della teoria che serve a confermare o confutrare” […]

6 Gen. 2007

La verità inabitabile

Variazioni sulla depressione (mettetevi comodi che è lunga) Per il buon Heidegger, come noto, il nostro rapporto primario con il mondo è innanzitutto pratico: noi siamo gettati-nel-mondo, e il rapporto di utilizzabilità è quello che principalmente caratterizza il nostro vivere quotidiano, il nostro entrare in contatto con le cose. Solo in seguito a qualche tipo […]

9 Set. 2006

Nel tessuto dei segni

Parlare, scrivere, archi-scrivere. Logocentrismo, fonologismo, metafisica. “Differanza” (e questa volta non è un errore ortografico). Sto alludendo ovviamente a Jaques Derrida, uno dei più enigmatici, produttivi (e profetici) filosofi del nostro secolo. Un filosofo complicato, sia per la densità dell’eredità culturale di cui si fa portatore, continuatore e “decostruttore” (Husserl e Heidegger, Hegel e De Saussure, Blanchot […]

4 Set. 2006

Il ritorno di Clelia

Ci può essere un rigore anche nelle libere riflessioni, una disciplina attenta e misurata del libero pensiero, un’intertestualità rivelatrice (Borges?), un vero e proprio canone dell’imprevisto. Ci può essere tutto questo, e in fondo chiunque si avvicini alla scrittura (come scrittore o come lettore, indifferentemente) ne fa, in genere, esperienza diretta. Questa pudicità pubblica, questo continuo e sistematico allontanamento […]

17 Ago. 2006

Che cosa c'è di nuovo? Quasi nulla. Sul continuismo di Fiormonte

Una volta finito il libro di Domenico Fiormonte “Scrittura e filologia nell’età digitale” l’impressione è di disorientamento. Una rassegna vastissima, una bibliografia sterminata ci accompagna in un percorso storico e teorico, come si diceva una volta “di ampio respiro”. Nulla, o quasi nulla viene tralasciato: la filologia, la critica letteraria, gli studi sui media, lo […]

20 Mag. 2006

Classificazioni pigliatutto

Una delle attività più alte di un uomo, almeno da Aristotele in poi, è quelle di saper classificare le cose in insiemi di cose, e di saper quindi attribuire delle proprietà agli enti. Questa è un’attività in senso proprio filosofica, perché concerne unicamente i concetti e le loro relazioni reciproche. Bene, quest’attivtà, che ha sempre […]

6 Mar. 2006

Perché Bachtin può dirci qualcosa

Per il grande Tzvetan Todorov è stato il massimo teorico della lettaratura del novecento. Ha scritto migliaia di pagine, ma ha pubblicato solo due libri a suo nome. Un signore austero, confinato per cinque anni in siberia, modesto insegnante di provincia per la maggior parte della sua vita. Eppure portatore di un pensiero potente, luminoso […]

17 Feb. 2006

La vanità di spiegare

Una bella riflessione di Antonio Spadaro sulla letteratura italiana di oggi, pubblicata su Asterione (come l’ho scovato? Vattelapesca). Ma soprattutto un interrogativo, che è anche un mio interrogativo: che statuto hanno le storie? Le nostre storie, le nostre narrazioni, sono forse una gratuita, necessaria e forzosa introduzione di senso nella Storia, quella storia che non ha […]

18 Nov. 2005

Del perché la filosofia aiuterà i parrucchieri

Quando ero giovane facevo spesso l’autostop. In realtà, meno per un incontenibile spirito di emulazione kerouachiana che per risolvere il più prosaico problema di spostarmi dalla periferia del nulla, nella quale vivevo, verso il centro del nulla, nel quale mi toccava andare. Non era troppo difficile: in quel lembo di frettolosa, malinconica e cementata Padania […]

26 Apr. 2005

Filosofia analitica per tutti

Ok, oggi un’irrefrenabile pulsione transcontinentale mi spinge a sengalarvi un po’ di risorse sulla filosofia della mente, la filosofia del linguaggio e, in genere, gli argomenti legati alle discipline della filosofia analitica (che com’è noto, regnano in territorio anglosassone.). Gli autori però sono tutti italianissimi, e appartengono alla ristretta cerchia dei filosofi analitici nostrani. Ok, cominciamo con […]

10 Apr. 2005

Scrittura e occidente all'ombra della grecità

Confesso di non averli ancora letti, ma solo sfogliati in punta di clic, questi interessanti articoli sul tema del rapporto tra scrittura e occidente. Gli autori/curatori sono un gruppo di volenterosi studenti di Filosofia di Milano, che scopro, come al solito, con un ritardo di circa due anni. La rivista, interamente online, si chiama “Chora”, o […]

9 Feb. 2005

Altri frammenti sull'oralità della Rete

Come spesso mi accade in questo periodo, la riflessione sulla scrittura in rete cattura i miei pensieri. E, come spesso accade, mi ritrovo a misurarmi con intuizioni, anticipazioni, collegamenti. Coincidenze. Ogni tanto leggo i blog di alcuni “ggiovani” (poco, quel tanto che basta per non farmene nauseare) per accorgermi di come la scrittura venga spesso (correttamente?) capovolta e […]

22 Dic. 2004

Filosofia, logica, informatica: materiali a iosa

Scopro con soddisfazione un sito del trentino dove una certa Luisa Bortolotti, che insegna Logica, mette a disposizione materiali (Slide, PDF e video) sui più vari argomenti, tratti dalle sue lezioni. Da Wittgenstein e Girard all’open source nella didattica, con un occhio speciale ai rapporti tra logica e filosofia. Uno spazio veramente speciale. E c’è […]

1 Ott. 2004

Contenuto e relazione (2): i nodi del modello di Shannon

Proviamo, dopo aver visto il modello di Jakobson, a fare un passo indietro per cercare di capire cosa c’è di insoddisfacente all’interno del modello che lui utilizza per identificare le funzioni del linguaggio. Ripeto ancora che l’utilizzo di Jakobson è finalizzato a circoscrivere la funzione poetica: in questo senso il modello di Shannon-Weaver è solo […]

29 Set. 2004

Il crogiuolo della Storia

Colgo e rimando al volo una delle tante bellissime segnalazioni quotidiane della newsletter “i miserabili“, diretta da un mio ex collega di filosofia che ha fatto fortuna (infatti non si ricorda più di me, sob), ovvero Giuseppe Genna. La segnalazione riguarda un buon articolo di Renzo Grassano sulla dialettica servo-padrone in Hegel, un “evergreen” della […]

12 Set. 2004

Jakobson in rete: relazione, contenuto e tutto quello che c'è in mezzo

Accolgo volentieri l’appello di Nicola (nei commenti di un post precedente) a definire meglio le nozioni di contenuto e relazione in Rete, in modo da capire meglio di cosa stiamo parlando quando parliamo dei vari aspetti della comunicazione nella medesima. Per farlo utilizzerò lo schema inaugurato da R. Jakobson nel 1958, nel saggio “Linguistica e […]

24 Lug. 2004

Il moralista e l'epistemologo: dialogo sulla felicità

– Moralista – Anche io ho smesso di credere, come scrive M. Houellembecq nel suo ultimo romanzo, che questa società sia ancora in grado di produrre felicità. E’ come se ci venisse detto: la felicità l’abbiamo finita, mi spiace, posso darle qualcos’altro? Non so, un desiderio, un’immagine, un sogno, un ricordo che non le appartiene, […]

4 Lug. 2004

Archetipi fantascientifici

Spesso, parlando di fantascienza, si tende frettolosamente a far collassate all’interno del genere posizioni, stili, universi estetici molto distanti tra loro. Personalmente, da amante del genere trovo questa pratica quantomeno approssimativa: parafrasando Hegel diciamo che ci si muove grossolanamente nel genere come in una “notte in cui tutte le astronavi sono nere”. Ovviamente lo cose […]

13 Giu. 2004

Del perché lo stile rivela. Riflessioni goffmaniane

In un vecchio saggio il sociologo Erving Goffman traduceva nella metafora della rappresentazione teatrale tutti gli scambi che avvengono quotidianamente tra esseri umani. Attori, scena, comparsa, inganno, dissimulazione, copione…La vita quotidiana come rappresentazione è un saggio magistrale, e un grande esempio di stile narrativo, raro nei testi di sociologia. Alla fine mi resta una domanda: […]

26 Apr. 2004

Epistemologia dell'autostima

Prendi 110 e lode all’università. Pensiero: li credevo più seri. In azienda ti promuovono e ti danno un aumento: Pensiero: sono riuscito a fregarli ancora una volta. Tutti ti dicono che sei molto, molto, bravo. Pensiero: si ma bravo a fare che? Non mi sembra di fare nulla di speciale. La gente si accontenta di […]

8 Apr. 2004

Riflessioni pitagoriche

La musica è un insieme di vibrazioni. Non è solo metafora, ma una realtà fisica. Ogni nota è una vibrazione nell’aria ad una certa frequenza. Ma questa vibrazione non si esaurisce qui. La vibrazione è, in realtà, la composizione di tante altre vibrazioni, secondo un rapporto matematico (ehi, non lo dico io, lo ha scoperto Fourier…) […]

22 Mar. 2004

Plotino, Morin e l'illusione manageriale

I nostri manager, specie nelle grandi aziende, sono spesso vittime di un’illusione, a sua volta figlia di una “epistemologia sbagliata”, come direbbe qualcuno. Chiamerei questo paradosso “l’illusione di Plotino“: la convinzione, cioè, che l’organizzazione si propaghi dal centro verso la periferia, in un continuum ontologico, come pura “emanazione” di direttive centrali, così come, in Plotino, […]

14 Mar. 2004

Scrivere sul web ovvero: parlare alla tribù

Spesso ci si è chiesti se il lettore sul web sia un vero lettore. Molto meno ci si è chiesti se lo scrittore sul web sia un vero scrittore. Il lettore salta, scorre, clicca, frantuma il testo e lo scompone, girovaga di qua e di là in barba a qualsiasi intenzione editoriale. Annusa più che […]

19 Feb. 2004

Ipercodifica, ipersemiosi

Per capire meglio il reale a volte bisogna porsi ai limiti, e polarizzarsi in una sorta di manicheismo strumentale.Partiamo dal fatto che noi siamo esseri che lavorano sui segni. Dalla mattina alla sera. E non è un fatto legato alla post-modernità o alle immagini deliranti di MTV: semplicemente succede che non ci rapportiamo alle “cose”, […]

13 Feb. 2004

Come Adorno, meglio di Adorno

Quando ero giovane e spensierato (!?) mi divertivo a scimmiottare i grandi, cercando di imitare il loro stile: Theodor Adorno era uno dei miei preferiti, e in special modo il suo capolavoro, “Minima Moralia”. Visto che domani è S. Valentino ho ripescato un mio aforisma scritto all’epoca su sessualità, passione, sentimento. Da notare l’utilizzo di […]

29 Gen. 2004

Spericolati ermeneuti

Una persona che mi è vicina e che ha, seppur a malincuore, gettato la spugna su tecnologia e affini (beato lui che se lo può permettere…) mi invita a volgere il mio sguardo verso altre direzioni, meno laiche di quanto la mia inclinazione mi consenta abitualmente. Testualmente cita, dal Vangelo di Matteo: “Ma la vostra […]

29 Gen. 2004

Il manager assorto, ovvero la semantica scaduta delle immagini

Le cose hanno un loro valore, e questo valore si deteriora con l’uso. Succede per le cose, succede per le parole, e succede anche per le immagini. I segni (e le immagini sono innanzitutto segni…) si deteriorano e scadono al rango di indici o, peggio, di simboli convenzionali (nella tripartizione paciana…) . La poesia diventa prosa […]